Dentro la Repubblica di Siena: i ruoli esecutivi – il vigile urbano

Forse sarà eccessivo paragonare quest’ultima figura agli odierni vigili urbani, ma il Messo ò vero Castaldo faceva qualcosa di simile. Era eletto dai Priori nel principio del loro offitio; lo Statuto raccomandava che fosse un buono et fedele homo.

Per lo Statuto era Balio et Banditore, quindi metteva in opera quanto disposto dai Priori e dal Podestà (… et sia tenuto obedire à tutti li Comandamenti del Potestà e dei priori). Per tutto il tempo del suo incarico doveva risiedere in San Casciano e non poteva allontanarsi se non su espressa autorizzazione del Potestà e dei Priori.

A tutte le decisioni, le relazioni, le denunce fatte dal Messo veniva data piena, et indubbitata fede, a meno che non si dimostrasse con certezza il contrario.

Al Messo, quindi, sia lecito accusare qualunque persona di tutti li danni dati, tanto personalmente quanto con Bestie extraordinarie et specialmente sia tenuto denuntiare al Potestà qualunque saperà, ò sentirà bastemmiare Iddio, ò la Santiss.ma Vergine, ò li Santi, ò far altri delitti contro la giustitia, et sia data fede all’accusatione del detto Castaldo.

Come per le altre cariche, anche per il Messo erano previste sanzioni se avesse agito disonestamente e consistevano in una sanzione di Lire quattro per ciascuna volta ed inoltre veniva subito cacciato dal ruolo. Ruolo che prevedeva una remunerazione fissa dal Comune, ma anche ulteriori somme per determinate incombenze e in relazione al luogo dove venivano eseguite: et per salario habbi dal Comune quel che vien disposto dalla Tavolella, et altra detto salario habbi da singular persone per ciascuna citatione, ò altri atti da farsi per detti appartenenti al suo offitio, come di sotto cioè, per ciascuna citatione fatta dentro al Castello di San Casciano, et fuori sino a mezzo miglio habbi denari quattro, et da mezzo miglio sino à un miglio habbi denari otto sanesi et da un miglio in sù per tutta la Corte habbi un soldo di denari sanesi. Della citatione con la Tromba per chiamare alle Porte del Palazzo, ò nella Piazza del Comune habbi denari otto. Per qualunque comandamento o protesto, dentro al Castello habbi denari otto, et così fuori fino a mezzo miglio, et da un mezzo miglio sino à un miglio habbi soldi uno, et da un miglio in sù per tutta la Corte habbi soldi due per qualsivogli pegno fatto et sequestro, et tenuta di cosa mobile, la quale facesse, ò desse, tanto à petitione del Comune quanto di particolar persona in detto Castello, habbi soldi uno di denari senesi Per qualunque tenuta la qual desse d’alcuna cosa mobile in detto Castello habbia soldi due, et fuori del Castello soldi tre. Per qualsivoglia bando fatto à petitione d’alcuna persona particulare per i luoghi pubblici et consueti di detto Castello habbi soldi uno, e dell’altri bandi fatti solo in piazza di detto Castello, ò alla Porta del Palazzo habbi denari otto per qualunque bando.

Era quindi anche la “voce” del Comune portando a conoscenza dei cittadini i Bandi del Governo centrale e le decisioni degli organi locali leggendoli in determinati punti di San Casciano preceduto dallo squillo di una tromba.

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