San Leonardo

Oggi, 6 novembre, era un giorno di festa per la nostra comunità che ricordava il santo titolare della nostra Collegiata: San Leonardo.

Al Capitolo XVII della Seconda Distinzione dello Statuto che governava San Casciano si rilevano tutti i giorni di festa (giorni feriati): Il giorno delle Domeniche di tutto l’anno ne le feste della Beata Vergine cioè Purificazione, Annunciazione, Visitazione, Assunzione, Natività, Presentazione, et Concezione della Beata Vergine; le feste di tutti li Apostoli, et Evangelisti, la la festa di San Michele Arcangelo li otto di Maggio, il 29 di settembre, la festa di S.to Ippolito, e Cassiano, la festa di Santa Caterina Vergine da Siena, la festa di Santo Leonardo, di Santo Antonio, di S. Guglielmo, di San Sebastiano, di S. Bernardino, il giorno di Carnevale, et il primo giorno di Quaresima, siano ancora feriati li giorni dal Sabbato avanti la Domenica dell’Olivo, fino tutta l’Ottava della Pasqua della Resurrezione, il giorno del Ascensione del Signore, la Pasqua nella Pentecoste con li due giorni seguenti. Il giorno della festa del Santissimo Corpo di Cristo. Dal giorno della festa di S. Gio: Battista del Mese di Giugno fino alla festa di Santa Maria nel mese d’Agosto inclusive per occasione delle mietiture, et ricolte, li dieci giorni dal di dell’incominciata Vendemmia. Siano anco feriati li giorni dalla Vigilia di S. Tommaso Apostolo inclusive, fino tutto il giorno della Pasqua Epifania del Signore.

Dal punto di vista civile in questi giorni “feriati” erano vietate le cause civili ed ogni atto stipulato in questi giorni era da ritenersi nullo. Facevano eccezione le cause dei “Salarij de Garzoni, mercedi di Opere, et di Pane, vino, et altre cose date per mangiare, e bere, nelli quali, e delle quali sia lecito cognoscere le cause, e render ragione”.

Che per San Leonardo fosse festa si rileva anche dalla Bolla di Fondazione dell’Insigne Collegiata del 1618. La Comunità di San Casciano offriva alla chiesa quindici libre di cera bianca per la “Festa di San Leonardo”.

Oggi il ricordo di San Leonardo è stato perso del tutto, il solo Santo che ricordiamo è San Cassiano. Anche la protezione della Madonna dai terremoti si è persa. Per non parlare di San Guglielmo da Malavalle che per tanti secoli ha avuto una grande importanza per San Casciano.

Forse dobbiamo proprio ai monaci guglielmiti la venerazione a San Leonardo, oppure ai pellegrini di passaggio verso Roma. Del resto Leonardo era il protettore dei carcerati, ed era invocato dai prigionieri cristiani in Terrasanta, infatti l’iconografia lo rappresenta sempre con le catene o i ceppi in mano.

San Leonardo di Noblat visse tra il V ed il VI secolo, di famiglia nobile franca, fu battezzato da San Remigio ed ottenne dal re Clodoveo il privilegio di liberare i prigionieri che avesse incontrato sul suo cammino se da lui ritenuti innocenti. Dopo aver aiutato la regina Clotilde a superare le doglie del parto, il re Clodoveo gli concesse tutto il terreno che l’eremita riuscì a delimitare in sella al suo asino in un giorno. Su questo terreno sorse un monastero, ed intorno al monastero il borgo di Saint Leonard de Noblat nella regione francese della Nuova Aquitania. Per il suo aiuto a Clotilde, è anche il patrono delle partorienti, aspetto molto importante anche per San Casciano, dove le nostre acque termali venivano utilizzate per tantissimi problemi legati al concepimento e per portare a termine le gravidanze difficili.

Nella nostra Collegiata, nel reliquiario n. 22, si conserva un frammento del cranio di San Leonardo.

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