E Trevinano?

Con i tre paesi del nostro attuale Comune che abbiamo accompagnato nel passaggio dal dominio dei Visconti di Campiglia a quello di Siena possiamo definire conclusa l’analisi di questo importante momento storico? In un certo senso, no. Tra i castelli dei Visconti di Campiglia in questo lembo di territorio c’era anche Trevinano, sarebbe stato normale che anche quest’ultimo avesse completato il suo percorso di passaggio a Siena, come tutti gli altri domini dei Visconti.

Invece no, il matrimonio tra Latina dei Visconti di Campiglia e Corrado Monaldeschi porta in dote Trevinano alla potente famiglia orvietana, impedendo di fatto qualsiasi soluzione che non fosse quella militare.

Abbiamo visto con la storia di Celle quanto la situazione a Siena fosse complicata tra la seconda metà del Trecento e i primi decenni del secolo successivo, così come le difficoltà nell’assicurarsi Fighine dove almeno vantavano diritti, i buoni rapporti fra Monaldeschi e Salimbeni escludevano anche qualsiasi espansione territoriale di questi ultimi nei possedimenti della famiglia orvietana.

Quindi, se si esclude un tentativo di presa da parte di Siena nel 1234, non si registra nessuna prova di conquista successiva, dando così per acquisito il dominio orvietano e della Camera Apostolica di Trevinano.

I Monaldeschi della Cervara tennero Trevinano nella sua interezza almeno fino al 1592, quando Papa Clemente VIII ordinò la confisca di metà delle proprietà trevinanesi di Gianfrancesco Monaldeschi della Cervara, l’altra metà fu acquistata nel 1598 dal Vescovo di Orvieto Giacomo Simoncelli, la cui famiglia aveva importanti proprietà anche a San Casciano come abbiamo visto in occasione della costruzione del nostro convento dei Cappuccini.

Nel 1687 la Camera Apostolica acquisì anche la parte dei Simoncelli e, dopo aver ricostituito l’unità territoriale, Trevinano fu dato in feudo ai Bourbon del Monte con il titolo di baroni.

Per via di un matrimonio, celebrato sul finire del XIII secolo, è sfumata la possibilità per Trevinano di far parte della famiglia toscana.

E quindi, la linea che unisce Celle, San Casciano e Fighine rimarrà nei secoli il confine meridionale senese.

Una opinione su "E Trevinano?"

  1. Caro Paolo
    le tue “pillole di storia” sono delle descrizioni documentate e sistematiche di storia locale, non rintracciabili, in forma così puntualmente riassunta, in nessun luogo, a mia conoscenza.

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