“La guerra è opera degli uomini. Donne e bambini possono partecipare solo come vittime” (Tomislav Markovic)

15 maggio 1944, ore 11:30, una formazione aerea Alleata sorvola le nostre terre con l’obiettivo di tagliare i rifornimenti all’esercito tedesco ancora attestato sulla Linea Gustav e che da lì a poco avrebbe ripiegato a nord, attestandosi di volta in volta su linee difensive che tagliavano in orizzontale la nostra penisola, compresa la Linea Albert che avrebbe attraversato le nostre zone.

Molto probabilmente la formazione aerea faceva parte della 12th Air Force ed erano del tipo North American B-25 Mitchell e Martin B-26 Marauder partiti da Decimomannu. Per quel lunedi 15 maggio troviamo in essere la seguente operazione aerea che interessò una vasta area dal Tirreno all’Adriatico: TACTICAL OPERATIONS (Twelfth Air Force). In Italy, medium and light bombers again hit communications lines N and NW of the front while fighter-bombers in close support of the Allied ground assault through the Gustav Line blast gun positions, motor transport, ammunition supplies, bridges, rolling stock and other military targets in the battle area; medium and light bombers also hit harbors and vessels along coasts at Piombino, Talamone, Portoferraio and Ancona.

L’operazione aveva lo scopo di distruggere i ponti sulla via Cassia, ma purtroppo quella mattina le bombe sganciate dagli aerei americani distrussero 4 poderi della zona di Ponte a Rigo e spensero la vita di otto bambini e due delle loro mamme:

Angiolina DEL SEGATO, fu Serafino e Pasqua Fastelli, moglie di Emilio Torelli, di anni 30, deceduta ai Felceti insieme ai figli Umberto, Maria e Rosina TORELLI di anni 1, 7 e 11;

Pasquino PAOLUCCI, di Mario e Savina Rossi, di anni 6, deceduto ai Felceti;

Renata DIACINTI, fu Azelio e Italia Torelli, di anni 7, deceduta ai Felceti;

Vinna TERROSI, di Alfiero e Doralda Vannuzzi, di anni 3, deceduta al Ricavo.

Antonietta e Domenico TERROSI, di Emilio e Italia Meloni, di anni 7 la prima e solo 9 mesi il secondo, seguiti il 23 maggio dalla loro mamma Italia MELONI che non sopravvisse alle ferite. Altri sette nostri concittadini rimasero feriti i quella drammatica giornata.

Il bombardamento del 15 maggio non fu il primo, né l’ultimo di una serie che dal febbraio al giugno 1944 interessarono il nostro Comune, sicuramente fu il più tragico, negli altri casi le operazioni aeree avevano provocato solo danni materiali o erano indirizzate sui veicoli militari tedeschi:

Il 5 febbraio si registrò un mitragliamento contro autocarri tedeschi sulla strada da Trevinano a San Casciano, il 20 febbraio un’analoga operazione tra Ponte a Rigo e la Novella, e l’8 marzo tra Ponte a Rigo e Radicofani contro un’autocolonna tedesca. Il 26 marzo un nuovo mitragliamento di alcune macchine tedesche sempre sulla strada Trevinano-San Casciano. Il 7 ed il 20 aprile ci sono bombardamenti e spezzonamenti sul tratto di Cassia dal Ponte Gregoriano a Radicofani, compreso Ponte a Rigo. Il 15 maggio il tragico bombardamento di Ponte a Rigo del quale il resoconto analitico ci ricorda anche la distruzione di n. 4 case coloniche con ogni arredamento, n. 11 capi bovini, n. 4 pecore, n. 10 suini, n. 3 asini e n. 40 tacchini, un amaro computo che stride con la drammaticità della perdita di tante vite umane innocenti.

Le operazioni aeree alleate non si conclusero quel 15 maggio, ripresero intense nei giorni che precedettero la liberazione di San Casciano e di Celle: il 6 giugno venne mitragliata un’autocolonna tra Trevinano e San Casciano con la distruzione di due vetture; il 10 giugno fu mitragliata una colonna di salmerie tedesche con l’uccisione di 20 animali tra cavalli e muli sulla strada tra Celle e San Casciano; il 13 giugno uno spezzonamento interessò l’area della Fonte dei Prati e della Pineta dove erano in sosta macchine tedesche che furono incendiate; il 15 giugno fu mitragliata un’altra autocolonna nella strada che da San Casciano va a Le Piazze.

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