Gli ucraini alle terme: l’arcivescovo di Leopoli

Vista la drammatica situazione internazionale, con un’uscita straordinaria delle “pillole di storia”, riscopriamo il primo contatto documentato tra la nostra comunità e cittadini dell’attuale Ucraina.

Il 12 luglio 1711 giunge a San Casciano Mikołaj Popławski, Arcivescovo di Leopoli con 10 persone al suo seguito. Ad ospitare il gruppo di ucraini fu Costanza di Serafino nella casa che la famiglia Manni aveva presso le sorgenti del portico mediceo.

Mikołaj Popławski era stato da poco nominato Arcivescovo di Leopoli (il 21 luglio 1710) e stava tornando da Roma quando si fermò per curarsi con le nostre acque, anche se poco dopo essere tornato a casa morì il 7 settembre 1711.

All’epoca del soggiorno sancascianese del suo Arcivescovo, Leopoli era in realtà una delle principali città del Regno di Polonia che l’aveva conquistata nel 1340 arrivando ad essere la seconda città più grande e ricca della Polonia dopo Danzica. A seguito della Prima Spartizione della Polonia del 1772 entrò a far parte dell’impero austriaco divenendo la capitale del Regno di Galizia e Lodomiria. Con la sconfitta austriaca nella Pima Guerra Mondiale Leopoli tornò per circa venti anni sotto la Polonia. Nel 1939 fu occupata dall’Armata Rossa grazie agli accordi del patto Molotov-Ribbentrop per poi cadere sotto il giogo nazista dal 1941 al 1944. Dal 1945 al 1991 fece parte della Repubblica Socialista Sovietica Ucraina all’interno dell’URSS e dalla dissoluzione di questo ultimo Leopoli fa parte dell’Ucraina.

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