Dell’Insigne Collegiata di San Leonardo: Le premesse

E’ forse necessario un breve prologo per avere un quadro dell’evoluzione dell’organizzazione ecclesiastica sancascianese: l’antica Pieve di Santa Maria, che viene fatta risalire al IV-V secolo, aveva un estensione territoriale che andava dall’Elvella fino a Burburigo, ovvero tutta la metà occidentale dell’attuale territorio comunale, mentre la metà orientale era ricompresa sotto la Pieve di Santa Maria Assunta a Palazzone; nell’Alto Medioevo le pievi avevano funzioni sia religiose (erano l’unico luogo di culto, oltre le sedi vescovili, dove si potevano amministrare tutti i Sacramenti più importanti, a partire dal Battesimo), sia civili, catastali e territoriali ereditate dall’ordinamento statale romano.

Alle pievi facevano capo chiese e cappelle prive di battistero, rette da vicari del pievano; intorno al X secolo anche queste chiese si cominciano a dotare di fonte battesimale e cimitero, iniziando il processo di formazione delle parrocchie. Il territorio della parrocchia di San Casciano si restringe, non arriva più alla valle del Rigo, segno della nascita della parrocchia di Celle, e dai documenti dell’Abbazia amiatina si rileva che cambia anche il santo di riferimento, da Santa Maria a San Cassiano. Probabilmente è anche il momento nel quale la chiesa parrocchiale si trasferisce dalla zona delle terme all’attuale centro storico (da tenere presente che esisteva anticamente una zona detta suburbium e che la popolazione sancascianese era composta da 700 famiglie, i ritrovamenti del XVI secolo nell’area della Chiesa delle Terme testimoniano che intorno ad essa c’era un centro abitato).

Il 1157 fu un anno importante per la storia religiosa di San Casciano, il 10 febbraio moriva a Malavalle (Castiglione della Pescaia) San Guglielmo, un eremita francese che visse nella totale povertà e sofferenza, volendo imitare il Cristo sofferente abbandonato dagli amici ed imprigionato. Alla sua morte iniziarono i primi miracoli e guarigioni testimoniati delle tantissime persone che si recavano a Malavalle, mentre sempre più persone si univano ad Alberto e Rinaldo, i due discepoli di Guglielmo, per seguire l’esempio del santo, tanto che si pose l’esigenza di fondare un nuovo ordine monastico che venne approvato dal papa Alessandro III nel 1211. Ed uno dei primi due monasteri fondati dai gugliemiti fu quello di San Casciano: San Guglielmo dell’Acerona.

I sacerdoti di San Casciano furono poi in seguito detti anche Porzionari di San Guglielmo, i beni che andranno a costituire il patrimonio fondiario della nostra parrocchia saranno quasi tutti nell’area sud, proprio attorno al monastero dei Guglielmiti, anche una delle sorgenti del Bagnolo era detta “Bagno dei Fraticelli”, segno dell’importanza di questa presenza nella nostra Comunità.

A partire dal XVI secolo, da quando si conservano i testi del nostro archivio comunale, troviamo che i parroci con cura d’anime di San Casciano erano tre detti, appunto, i Porzionari di San Guglielmo. Sarà questa la struttura ecclesiastica che si trasformerà in Insigne Collegiata.

4 pensieri riguardo “Dell’Insigne Collegiata di San Leonardo: Le premesse

    1. Burburigo è un podere lungo la valle del Paglia, dopo Ponte a Rigo e prima della Fornace. Del monastero dei guglielmiti non ci sono evidenze, anche nella Lira di metà ‘500 non ci sono riferimenti, quindi deve essere scomparso molto prima.

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